Ci sono libri che non si leggono soltanto, ma si attraversano. L’anniversario di Andrea Bajani, vincitore del Premio Strega 2025 e del Premio Strega Giovani, è uno di questi. Un romanzo che non si limita a raccontare una storia, ma che spalanca una ferita: quella delle relazioni familiari spezzate, delle parole mai dette, dei silenzi che scavano più a fondo di qualsiasi grido.
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Il protagonista, dopo dieci anni di autoesilio, torna a casa. Ciò che lo accoglie non è la pace, ma un campo di rovine: rancori mai sopiti, colpe taciute, riconciliazioni mancate. In questa tensione fatta di sguardi e non detti, Bajani costruisce un monologo interiore intenso, poetico e spietatamente sincero. La sua prosa è cesellata con cura, ogni frase sembra pesata come un colpo di scalpello che scava nella pietra della memoria.
L’anniversario di Andrea Bajani non è un romanzo da divorare, ma da assaporare lentamente, quasi con timore. È un libro che ci mette davanti alla domanda più difficile: fino a che punto il passato ci definisce? E quanto coraggio serve per spezzare le catene invisibili che ci legano a ciò che siamo stati?
Con questo romanzo, Bajani firma una delle opere più significative della narrativa italiana contemporanea, regalando ai lettori un viaggio dentro la fragilità umana, ma anche dentro la possibilità di rinascere.
Voto: 4/5
Pro
- Scrittura incisiva, elegante e densa di significato.
- Temi universali (famiglia, colpa, perdono) trattati con sensibilità rara.
- Atmosfera intensa che lascia un segno emotivo profondo.
- Premi prestigiosi che ne certificano il valore letterario.
Contro
- Ritmo lento e introspettivo, non adatto a chi cerca azione.
- Alcune parti possono risultare eccessivamente contemplative.